Il M5S comincia già a disturbare i giochetti delle caste

05.05.2014 01:18

I Cittadini di Nepi - attraverso una propria portavoce, la candidata consigliere per il M5S Valentina Rossi – ha fatto il suo ingresso nelle “segrete stanze” delle caste locali: il 3 maggio scorso siamo stati presenti alla riunione per la selezione degli scrutatori (Nepi, elezioni amministrative e europee del 25 maggio), che si è tenuta nella stanza dell’ufficio anagrafe del Comune a porte aperte, trattandosi, come prevede la legge, di una riunione pubblica. Come “Movimento 5 Stelle” avevamo chiesto che la selezione avvenisse tramite sorteggio, ma la commissione, composta dal sindaco e da tre consiglieri della giunta uscente, non si è dichiarata intenzionata a farlo adducendo la motivazione di una prassi consolidata. 
La lista è stata stilata a penna dal sindaco, che inseriva i nomi da lui proposti e i nomi suggeritigli dagli altri. Il consigliere del PD aveva un foglietto con un elenco di persone da far inserire. Di fronte alle perplessità espresse perfino dal sindaco stesso e da un altro membro sulla presenza di persone strettamente imparentate con i candidati alle prossime elezioni, questi - il consigliere della lista civica di matrice PD - si è inizialmente rifiutato di modificare i nominativi proposti. Poi è uscito a telefonare per ottenere il beneplacito del candidato sindaco Pietro Soldatelli. Abbiamo candidamente fatto presente al sindaco che, come è nelle nostre tradizioni, si poteva votare e imporre democraticamente il volere della maggioranza, ma ci è stato risposto dal sindaco stesso che preferiva non intromettersi nell’elenco altrui altrimenti avrebbero poi creato problemi sull’approvazione della propria lista (dal nostro punto di vista un esempio eclatante di contiguità delle caste). Il sindaco, incidentalmente, ci ha informato del fatto che è stata nominata come presidente di seggio una parente talmente stretta di uno dei candidati alle prossime elezioni che, non essendosi questa ritirata, il comune ha ritenuto di segnalare la questione al tribunale e si è in attesa di una decisione al riguardo. Tornando, l’esponente del PD locale, ha accettato di depennare i due nomi in questione, lamentando peraltro il fatto che i suoi colleghi avevano “cambiato la legge” rispetto alle precedenti occasioni (avrà influito in qualche modo su questo “cambiamento” la sola nostra presenza? Abbiamo avuto la netta sensazione di si!). Visto che la legge elettorale, come egli stesso ha poi precisato, non entra nel merito della questione, era chiaro il riferimento a una “legge non scritta” che in questo caso non era invalsa, una prassi consolidata che evidentemente in precedenti occasioni aveva consentito a ciascun membro della commissione di proporre nomi di suo gradimento senza che venissero sollevate obiezioni. Sono quindi stati nominati trenta scrutatori e quattro scrutatori di riserva. Soltanto allora è stata consultata la lista degli iscritti all’albo degli scrutatori, per verificare l’effettiva presenza in essa delle persone selezionate. Abbiamo cercato di appurare se nella scelta si fosse tenuto conto del parere espresso dal consiglio comunale uscente sull’opportunità di privilegiare le persone senza lavoro come potenziali scrutatori, ma le risposte sono state piuttosto vaghe (il sindaco ha parlato di un 90 % del totale, tra studenti e disoccupati). Non era del resto stata approntata alcuna documentazione sulla base della quale si potesse verificare la posizione lavorativa degli scrutatori disponibili. Abbiamo allora proposto che il numero degli scrutatori di riserva venisse aumentato almeno a sei, considerato il fatto che si tratterà di due votazioni da svolgere nella sola giornata del 25 maggio. Nella logica di spartizione fino ad allora attuata non era stato previsto questo incremento e solo l’insistenza dell’impiegata dell’ufficio anagrafe ha fatto sì che la proposta venisse accolta. A questo punto due membri della commissione ci hanno più volte suggerito di indicare anche noi dei nomi (come a dire: “anche voi potete avere la vostra piccola parte…”), per cui abbiamo dovuto chiarire che noi non avevamo nomi da dare e che la richiesta era dettata dal buon senso, dall’interesse dei cittadini che, pur essendo iscritti all’albo non avevano “santi in paradiso” (e che magari proprio per questo erano e sono i più adatti) e da evidenti ragioni organizzative.
Si è perciò proceduto, adesso sì, a un sorteggio, peraltro piuttosto casareccio: l’impiegata a occhi chiusi puntava il dito a caso sui fogli dell’albo degli scrutatori. Abbiamo così raggiunto il numero di dieci scrutatori di riserva, i quali speriamo davvero possano per motivi di improvvisa necessità essere coinvolti come sostituti nelle operazioni di scrutinio per le prossime elezioni del 25 maggio 2014 .
Il Gruppo M5S di Nepi